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Eritropoietina: la pillola magica per gli atleti?
L’eritropoietina (EPO) è una proteina prodotta naturalmente dal corpo umano che regola la produzione di globuli rossi. È stata introdotta nel mondo dello sport come una possibile “pillola magica” per migliorare le prestazioni atletiche, ma la sua efficacia e sicurezza sono ancora oggetto di dibattito.
Storia dell’EPO nel mondo dello sport
L’EPO è stata originariamente sviluppata per il trattamento di pazienti con anemia, ma negli anni ’90 è diventata popolare tra gli atleti di resistenza per le sue presunte proprietà di miglioramento delle prestazioni. Nel 1998, il ciclista professionista italiano Marco Pantani è stato squalificato dal Tour de France per aver dato positivo all’EPO. Da allora, l’EPO è stata al centro di numerosi scandali doping nel mondo dello sport, soprattutto nel ciclismo e nell’atletica leggera.
Nonostante i controlli antidoping sempre più rigorosi, l’EPO continua ad essere utilizzata dagli atleti per migliorare le prestazioni. Nel 2018, il ciclista britannico Chris Froome è stato trovato positivo all’EPO durante il Giro d’Italia, ma è stato successivamente scagionato dopo aver dimostrato che il suo corpo produceva naturalmente una quantità elevata di EPO.
Come funziona l’EPO
L’EPO stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, aumentando così il trasporto di ossigeno ai muscoli. Questo può portare ad un miglioramento delle prestazioni atletiche, soprattutto in discipline di resistenza come il ciclismo e la corsa.
La produzione di EPO è regolata da un ormone chiamato eritropoietina endogena, che viene rilasciato dai reni in risposta a bassi livelli di ossigeno nel sangue. L’EPO sintetica, invece, viene iniettata direttamente nel corpo e può aumentare la produzione di globuli rossi fino al 10-15% rispetto ai livelli normali.
Effetti collaterali dell’EPO
Nonostante i potenziali benefici per le prestazioni atletiche, l’utilizzo di EPO può avere gravi effetti collaterali sulla salute degli atleti. Uno dei rischi principali è l’aumento della viscosità del sangue, che può portare a coaguli e infarti. Inoltre, l’eccesso di globuli rossi può causare ipertensione e danni ai reni.
Un altro effetto collaterale comune dell’EPO è l’anemia aplastica, una condizione in cui il midollo osseo smette di produrre globuli rossi, bianchi e piastrine. Questo può essere particolarmente pericoloso per gli atleti che si sottopongono a intensi allenamenti e competizioni, poiché possono essere più suscettibili alle infezioni e alle emorragie.
Controlli antidoping e rilevamento dell’EPO
I controlli antidoping per l’EPO sono diventati sempre più sofisticati nel corso degli anni. Inizialmente, gli atleti potevano facilmente eludere i test utilizzando forme di EPO a breve durata d’azione, che non erano rilevabili nelle urine. Tuttavia, i test sono stati aggiornati per rilevare anche queste forme di EPO.
Attualmente, i test più affidabili per rilevare l’utilizzo di EPO sono quelli basati sulle differenze tra l’EPO endogena e quella sintetica. L’EPO sintetica ha una struttura leggermente diversa dall’EPO prodotta naturalmente dal corpo umano, e questo può essere rilevato attraverso analisi del sangue e delle urine.
Conclusioni
L’EPO è stata a lungo considerata una “pillola magica” per gli atleti, ma i suoi effetti collaterali e i rischi per la salute sono troppo elevati per giustificarne l’utilizzo. Inoltre, i controlli antidoping sono diventati sempre più efficaci nel rilevare l’utilizzo di EPO, rendendola una scelta rischiosa per gli atleti che cercano di migliorare le loro prestazioni.
Invece di cercare soluzioni rapide e facili per migliorare le prestazioni, gli atleti dovrebbero concentrarsi sull’allenamento, la nutrizione e il recupero per ottenere risultati duraturi e sani. L’EPO può sembrare allettante, ma i rischi e le conseguenze a lungo termine non ne valgono la pena.
Inoltre, è importante che gli organismi sportivi e le autorità sanitarie continuino a monitorare e ad aggiornare i controlli antidoping per garantire un gioco pulito e la salute degli atleti. Solo così si potrà sconfiggere definitivamente la tentazione di utilizzare sostanze dopanti come l’EPO nel mondo dello sport.